Guidebook for Borgo Stremiz

Livia
Guidebook for Borgo Stremiz

Sightseeing

Ricca di opere d’arte altomedievali, Cividale del Friuli è tra le mete imperdibili del Friuli Venezia Giulia. Conserva preziose testimonianze del suo passato longobardo ed è il punto di partenza dell’itinerario UNESCO dedicato all’eredità che questo misterioso popolo ha lasciato all’Italia. La visita della città deve comprendere almeno il Museo Archeologico Nazionale, il Museo Cristiano, lo straordinario Tempietto longobardo e il misterioso Ipogeo Celtico. https://www.turismofvg.it/ProxyVFS.axd/null/r150541
90 Recomendado por los habitantes de la zona
Cividale del Friuli
90 Recomendado por los habitantes de la zona
Ricca di opere d’arte altomedievali, Cividale del Friuli è tra le mete imperdibili del Friuli Venezia Giulia. Conserva preziose testimonianze del suo passato longobardo ed è il punto di partenza dell’itinerario UNESCO dedicato all’eredità che questo misterioso popolo ha lasciato all’Italia. La visita della città deve comprendere almeno il Museo Archeologico Nazionale, il Museo Cristiano, lo straordinario Tempietto longobardo e il misterioso Ipogeo Celtico. https://www.turismofvg.it/ProxyVFS.axd/null/r150541
È un territorio di confine, con un occhio al mare Adriatico e l’altro all’aspro promontorio carsico, ad accogliere Trieste. Avvolto dai profumi della macchia mediterranea, è luminoso e splendente più che mai quando l’aria è resa tersa dal vento di bora. Celebre per i paesaggi, le falesie a picco sul mare e le morbide alture dell’entroterra da cui si godono magnifici panorami, il Carso è un terri- torio particolarmente prezioso sotto il profilo na- turalistico. Per le peculiarità geomorfologiche, le grotte, le doline e le valli che l’acqua e i corsi ipo- gei dei fiumi hanno scavato nella roccia, l’area è il paradiso dei geologi e, per la straordinaria varietà della vegetazione, quello dei botanici. https://www.turismofvg.it/ProxyVFS.axd/null/r102557
173 Recomendado por los habitantes de la zona
Trieste
173 Recomendado por los habitantes de la zona
È un territorio di confine, con un occhio al mare Adriatico e l’altro all’aspro promontorio carsico, ad accogliere Trieste. Avvolto dai profumi della macchia mediterranea, è luminoso e splendente più che mai quando l’aria è resa tersa dal vento di bora. Celebre per i paesaggi, le falesie a picco sul mare e le morbide alture dell’entroterra da cui si godono magnifici panorami, il Carso è un terri- torio particolarmente prezioso sotto il profilo na- turalistico. Per le peculiarità geomorfologiche, le grotte, le doline e le valli che l’acqua e i corsi ipo- gei dei fiumi hanno scavato nella roccia, l’area è il paradiso dei geologi e, per la straordinaria varietà della vegetazione, quello dei botanici. https://www.turismofvg.it/ProxyVFS.axd/null/r102557
La città di Udine sorge al centro della regione Friuli Venezia Giulia, circondata da colline, vicina al mare e alla montagna, sulla via internazionale che collega il sud con il nord- est d’Europa. Viene citata per la prima volta in un documento imperiale del 983 ma acquista importanza durante la dominazione veneziana che ne caratterizza il centro storico. È una città- salotto accogliente e ricca di iniziative culturali e gastronomiche. https://www.turismofvg.it/ProxyVFS.axd/null/r102558
85 Recomendado por los habitantes de la zona
Udine
85 Recomendado por los habitantes de la zona
La città di Udine sorge al centro della regione Friuli Venezia Giulia, circondata da colline, vicina al mare e alla montagna, sulla via internazionale che collega il sud con il nord- est d’Europa. Viene citata per la prima volta in un documento imperiale del 983 ma acquista importanza durante la dominazione veneziana che ne caratterizza il centro storico. È una città- salotto accogliente e ricca di iniziative culturali e gastronomiche. https://www.turismofvg.it/ProxyVFS.axd/null/r102558
Caporetto è divenuto famoso a causa della sua storia che narra lo sfondamento più incisivo effettuato nel corso della prima guerra mondiale sul Fronte dell’Isonzo. E' un’insediamento antico formato da un borgo all’incrocio tra Alpi e prealpi. Un luogo ideale per il turismo escursionistico è situato al centro delle alte montagne, offre un ottimo spunto per i tours alpini e escursioni in montagna. L’Isonzo, che è uno dei più bei fiumi alpini che a Caporetto, scende dalla stretta gola con violenza e scorre lento sui bianchi renai nella parte inferiore del fiume. I resti della prima guerra mondiale sono ancora visibili sul massiccio montuoso del M. Nero, numerosi reperti sono tenuti nel Museo di Caporetto. https://www.sloveniaholidays.com/ita/kobarid/
Municipality of Kobarid
Caporetto è divenuto famoso a causa della sua storia che narra lo sfondamento più incisivo effettuato nel corso della prima guerra mondiale sul Fronte dell’Isonzo. E' un’insediamento antico formato da un borgo all’incrocio tra Alpi e prealpi. Un luogo ideale per il turismo escursionistico è situato al centro delle alte montagne, offre un ottimo spunto per i tours alpini e escursioni in montagna. L’Isonzo, che è uno dei più bei fiumi alpini che a Caporetto, scende dalla stretta gola con violenza e scorre lento sui bianchi renai nella parte inferiore del fiume. I resti della prima guerra mondiale sono ancora visibili sul massiccio montuoso del M. Nero, numerosi reperti sono tenuti nel Museo di Caporetto. https://www.sloveniaholidays.com/ita/kobarid/
La fortezza di Palmanova non è solo un gioiello di arte militare bensì uno scrigno di curiosità. E’ un modello di città unico nel suo genere, a forma di stella a 9 punte a pianta perfettamente simmetrica. Un baluardo del rinascimentale concetto di città ideale che il Governo Veneziano volle a difesa del confine orientale dalle incursioni ottomane e dalle mire espansionistiche dell’Austria. Dal 1960 è considerata monumento nazionale. https://www.turismofvg.it/ProxyVFS.axd/null/r82762
30 Recomendado por los habitantes de la zona
Palmanova
30 Recomendado por los habitantes de la zona
La fortezza di Palmanova non è solo un gioiello di arte militare bensì uno scrigno di curiosità. E’ un modello di città unico nel suo genere, a forma di stella a 9 punte a pianta perfettamente simmetrica. Un baluardo del rinascimentale concetto di città ideale che il Governo Veneziano volle a difesa del confine orientale dalle incursioni ottomane e dalle mire espansionistiche dell’Austria. Dal 1960 è considerata monumento nazionale. https://www.turismofvg.it/ProxyVFS.axd/null/r82762
Suggestivo borgo di pescatori dall’antichissima storia, trasformatosi negli anni in una vivace ed elegante località turistica, Grado è oggi conosciuta come “l’Isola del Sole” ed è la perla delle località marine del Friuli Venezia Giulia. Ha otto chilometri di spiaggia con alberghi, ville, campeggi, appartamenti, resorts, campi sportivi immersi nello splendido ambiente naturale tra il mare Adriatico e la Laguna di Grado, incontaminata distesa di barene, canali e tipici casoni lagunari. https://www.turismofvg.it/ProxyVFS.axd/null/r179037
83 Recomendado por los habitantes de la zona
Grado
83 Recomendado por los habitantes de la zona
Suggestivo borgo di pescatori dall’antichissima storia, trasformatosi negli anni in una vivace ed elegante località turistica, Grado è oggi conosciuta come “l’Isola del Sole” ed è la perla delle località marine del Friuli Venezia Giulia. Ha otto chilometri di spiaggia con alberghi, ville, campeggi, appartamenti, resorts, campi sportivi immersi nello splendido ambiente naturale tra il mare Adriatico e la Laguna di Grado, incontaminata distesa di barene, canali e tipici casoni lagunari. https://www.turismofvg.it/ProxyVFS.axd/null/r179037
Aquileia, situata nel suggestivo comprensorio lagunare dell’Adriatico nord-orientale, a pochi chilometri dalla nota località balneare di Grado, attrae ogni anno un numero altissimo di visitatori provenienti da tutto il mondo. Aquileia è uno dei siti archeologici più importanti dell’Italia settentrionale, eletta dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità dal 1998. Luogo della memoria storica e testimonianza di un lungo passato. https://www.turismofvg.it/ProxyVFS.axd/null/r82762
116 Recomendado por los habitantes de la zona
Aquileia
116 Recomendado por los habitantes de la zona
Aquileia, situata nel suggestivo comprensorio lagunare dell’Adriatico nord-orientale, a pochi chilometri dalla nota località balneare di Grado, attrae ogni anno un numero altissimo di visitatori provenienti da tutto il mondo. Aquileia è uno dei siti archeologici più importanti dell’Italia settentrionale, eletta dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità dal 1998. Luogo della memoria storica e testimonianza di un lungo passato. https://www.turismofvg.it/ProxyVFS.axd/null/r82762
Sauris, Zahre nell’antico dialetto germanofono, è un paese dalle antiche tradizioni immerso nella natura delle Alpi Carniche. Il comune, situato in una verde conca dominata da splendide cime dolomitiche, è il più alto del Friuli Venezia Giulia ed è composto da tre frazioni: Sauris di Sotto, Sauris di Sopra e Lateis e dalle località La Maina e Velt che si collocano tra i 1000 e 1400 metri s.l.m.. Per raggiungere Sauris si risale, da Ampezzo, la Val Lumiei: percorrendo la strada, in alcuni tratti a strapiombo sul torrente omonimo o tra suggestive gallerie di roccia viva, ci si rende facilmente conto che per secoli la zona è vissuta in condizioni di semi isolamento, permettendo che usi, costumi, lingua e architetture si siano conservati nei secoli. Un percorso tortuoso e a tratti adrenalinico ma obbligato per arrivare finalmente in Paradiso: fittissimi boschi, pascoli costellati di malghe e il verde lago che sfuma i suoi colori in base alle stagioni. Sauris conquista subito i suoi ospiti per la sua incontaminata bellezza e l’atmosfera tranquilla e rilassante. https://www.sauris.org
13 Recomendado por los habitantes de la zona
Sauris
13 Recomendado por los habitantes de la zona
Sauris, Zahre nell’antico dialetto germanofono, è un paese dalle antiche tradizioni immerso nella natura delle Alpi Carniche. Il comune, situato in una verde conca dominata da splendide cime dolomitiche, è il più alto del Friuli Venezia Giulia ed è composto da tre frazioni: Sauris di Sotto, Sauris di Sopra e Lateis e dalle località La Maina e Velt che si collocano tra i 1000 e 1400 metri s.l.m.. Per raggiungere Sauris si risale, da Ampezzo, la Val Lumiei: percorrendo la strada, in alcuni tratti a strapiombo sul torrente omonimo o tra suggestive gallerie di roccia viva, ci si rende facilmente conto che per secoli la zona è vissuta in condizioni di semi isolamento, permettendo che usi, costumi, lingua e architetture si siano conservati nei secoli. Un percorso tortuoso e a tratti adrenalinico ma obbligato per arrivare finalmente in Paradiso: fittissimi boschi, pascoli costellati di malghe e il verde lago che sfuma i suoi colori in base alle stagioni. Sauris conquista subito i suoi ospiti per la sua incontaminata bellezza e l’atmosfera tranquilla e rilassante. https://www.sauris.org

Essentials

Il capoluogo, il cui nome deriva da "fagetum" (bosco di faggi), ha origine antica, essendo già menzionato intorno all'anno Mille. Faedis, immerso nel verde, colpisce i suoi visitatori con l'antico fascino medievale; a piedi, attraverso i sentieri segnalati nei boschi, è possibile raggiungere i castelli di Zucco e di Cuccagna. Merita sicuramente una visita la trecentesca chiesa della Madonna in Castello, e nel silenzio della vallata è possibile ammirare l'affresco della Madonna del Latte. Partendo dalla frazione di Sant'Anastasia, numerosi sono i percorsi panoramici tra le valli e i castelli fino a raggiungere le malghe. Oggi è una rinomata zona di produzione vitivinicola che ha come prodotto di punta il Refosco: un antico vitigno dal colore rubino intenso e dal sapore fruttato. Molte cantine offrono ospitalità per visite e degustazioni.
Faedis
Il capoluogo, il cui nome deriva da "fagetum" (bosco di faggi), ha origine antica, essendo già menzionato intorno all'anno Mille. Faedis, immerso nel verde, colpisce i suoi visitatori con l'antico fascino medievale; a piedi, attraverso i sentieri segnalati nei boschi, è possibile raggiungere i castelli di Zucco e di Cuccagna. Merita sicuramente una visita la trecentesca chiesa della Madonna in Castello, e nel silenzio della vallata è possibile ammirare l'affresco della Madonna del Latte. Partendo dalla frazione di Sant'Anastasia, numerosi sono i percorsi panoramici tra le valli e i castelli fino a raggiungere le malghe. Oggi è una rinomata zona di produzione vitivinicola che ha come prodotto di punta il Refosco: un antico vitigno dal colore rubino intenso e dal sapore fruttato. Molte cantine offrono ospitalità per visite e degustazioni.
Fin dal XII secolo fu parte del più ampio sistema difensivo che aveva origine alle pendici del monte e, che con un piccolo avamposto, arrivava al Castello di Zucco, per poi da lì, congiungersi con quello di Cucagna. Il Castello di Cucagna domina l'area dalla sua posizione sopraelevata sul colle omonimo e costituisce un importante esempio di fortificazione medioevale, non alterata nella struttura da successive opere.
Castello di Cucagna
Borgo Poiana
Fin dal XII secolo fu parte del più ampio sistema difensivo che aveva origine alle pendici del monte e, che con un piccolo avamposto, arrivava al Castello di Zucco, per poi da lì, congiungersi con quello di Cucagna. Il Castello di Cucagna domina l'area dalla sua posizione sopraelevata sul colle omonimo e costituisce un importante esempio di fortificazione medioevale, non alterata nella struttura da successive opere.
Il sentiero per raggiungere le Cascate Gemelle, si prende sulla strada che porta a Canebola a 1 km dal Bivio per Canal di Grivò. L'imbocco del sentiero è sul ponte che passa sopra il Rio Marchiat. Un centinaio di metri prima del ponte sulla sinistra (andando verso Canebola) c'è uno spiazzo dove poter parcheggiare l'auto. Dall'imbocco del sentiero alle cascate è una camminata di 5 minuti. Il sentiero dopo un tratto di un centinaio di metri si immette nella strada forestale accanto, che è ben visibile anche dall'inizio del sentiero, quindi se si preferisce ci si può incamminare direttamente sulla strada. Al termine della strada si arriva ad uno spiazzo, continuando verso il torrente arriverete al sentiero che vi porterà sotto le cascate.
Cascate gemelle
Il sentiero per raggiungere le Cascate Gemelle, si prende sulla strada che porta a Canebola a 1 km dal Bivio per Canal di Grivò. L'imbocco del sentiero è sul ponte che passa sopra il Rio Marchiat. Un centinaio di metri prima del ponte sulla sinistra (andando verso Canebola) c'è uno spiazzo dove poter parcheggiare l'auto. Dall'imbocco del sentiero alle cascate è una camminata di 5 minuti. Il sentiero dopo un tratto di un centinaio di metri si immette nella strada forestale accanto, che è ben visibile anche dall'inizio del sentiero, quindi se si preferisce ci si può incamminare direttamente sulla strada. Al termine della strada si arriva ad uno spiazzo, continuando verso il torrente arriverete al sentiero che vi porterà sotto le cascate.
Da questo punto si apre un panorama spettacolare sulle valli del Natisone, il Golfo di Trieste, la Slovenia e le Alpi Giulie. Molto suggestiva è la vista della piana friulana in notturna con le luci degli abitati. La cappella di Sant'Antonio ricorda un tragico evento della ritirata di Caporetto. Il 27 ottobre 1917 un soldato italiano difese ad oltranza, a costo della propria vita, la postazione pur di rallentare l’avanzata delle truppe austroungariche. Di ciò resta una lapide a memoria del sacrificio. Tuttavia vi sono tracce antichissime proprio sul banco roccioso ove sorge la cappella. Infatti nel 2006 sono state individuate e documentate alcune incisioni di forma tondeggiante od ovoidale. Per la precisione si tratta di 10 “cerchietti” con un punto al centro del diametro di circa 10 cm; l’esecuzione, avvenuta con la tecnica della martellina, è curata e risalirebbe addirittura al 3000 a. C. Tale tipo di incisioni sono diffuse in tutto l’arco alpino e rappresenterebbero il disco solare.
Bocchetta Sant'Antonio
Da questo punto si apre un panorama spettacolare sulle valli del Natisone, il Golfo di Trieste, la Slovenia e le Alpi Giulie. Molto suggestiva è la vista della piana friulana in notturna con le luci degli abitati. La cappella di Sant'Antonio ricorda un tragico evento della ritirata di Caporetto. Il 27 ottobre 1917 un soldato italiano difese ad oltranza, a costo della propria vita, la postazione pur di rallentare l’avanzata delle truppe austroungariche. Di ciò resta una lapide a memoria del sacrificio. Tuttavia vi sono tracce antichissime proprio sul banco roccioso ove sorge la cappella. Infatti nel 2006 sono state individuate e documentate alcune incisioni di forma tondeggiante od ovoidale. Per la precisione si tratta di 10 “cerchietti” con un punto al centro del diametro di circa 10 cm; l’esecuzione, avvenuta con la tecnica della martellina, è curata e risalirebbe addirittura al 3000 a. C. Tale tipo di incisioni sono diffuse in tutto l’arco alpino e rappresenterebbero il disco solare.

Parks & Nature

l fiume, uno dei più belli d’Europa, è un importante patrimonio naturale del Parco nazionale del Triglav. È noto per lo spiccato colore smeraldino e per le vivaci rapide nella parte alta del corso. La sorgente carsica dalla quale nasce il fiume Soča, che prosegue il proprio percorso per 137 km, è nascosta ai piedi delle possenti Alpi Giulie.Il Soča è un autentico paradiso per gli amanti degli sport acquatici, soprattutto per pagaiatori, fotografi e per chi cerca di rilassarsi in mezzo alla natura. Tra le esperienze più popolari e ricercate è indubbiamente il rafting sul Soča che nella valle viene organizzato da oltre 30 agenzie sportive. https://www.soca-valley.com/it/in-cerca-di-avventura/natura/2020120910545268/fiume-soca-isonzo/
Soča
l fiume, uno dei più belli d’Europa, è un importante patrimonio naturale del Parco nazionale del Triglav. È noto per lo spiccato colore smeraldino e per le vivaci rapide nella parte alta del corso. La sorgente carsica dalla quale nasce il fiume Soča, che prosegue il proprio percorso per 137 km, è nascosta ai piedi delle possenti Alpi Giulie.Il Soča è un autentico paradiso per gli amanti degli sport acquatici, soprattutto per pagaiatori, fotografi e per chi cerca di rilassarsi in mezzo alla natura. Tra le esperienze più popolari e ricercate è indubbiamente il rafting sul Soča che nella valle viene organizzato da oltre 30 agenzie sportive. https://www.soca-valley.com/it/in-cerca-di-avventura/natura/2020120910545268/fiume-soca-isonzo/
Ampi spazi naturali, vette mozzafiato e valli spettacolari... ma anche antiche tradizioni e un patrimonio culturale che si è conservato nel tempo... questa è la Carnia. Ricca di luoghi naturali, ma anche di storia e di arte, di eventi e tradizioni, la Carnia, l'area montana a nord-ovest del Friuli Venezia Giulia, offre molteplici opportunità per il tempo libero lungo l'intero arco dell'anno. Per chi ama ardite scalate alpinistiche, come per chi è alla ricerca di più facili escursioni le Alpi Carniche e le Dolomiti Friulane sono un luogo di vacanza ideale. Si possono scoprire a piedi, in mountain bike o a cavallo d'estate, con gli sci o le ciaspe d'inverno, percorrendo agevoli sentieri ben segnalati o emozionanti percorsi su creste spettacolari. https://www.carnia.it/it/territorio
Carnic Alps
Ampi spazi naturali, vette mozzafiato e valli spettacolari... ma anche antiche tradizioni e un patrimonio culturale che si è conservato nel tempo... questa è la Carnia. Ricca di luoghi naturali, ma anche di storia e di arte, di eventi e tradizioni, la Carnia, l'area montana a nord-ovest del Friuli Venezia Giulia, offre molteplici opportunità per il tempo libero lungo l'intero arco dell'anno. Per chi ama ardite scalate alpinistiche, come per chi è alla ricerca di più facili escursioni le Alpi Carniche e le Dolomiti Friulane sono un luogo di vacanza ideale. Si possono scoprire a piedi, in mountain bike o a cavallo d'estate, con gli sci o le ciaspe d'inverno, percorrendo agevoli sentieri ben segnalati o emozionanti percorsi su creste spettacolari. https://www.carnia.it/it/territorio
Marano è inoltre il punto di partenza per scoprire la laguna: un'area di straordinaria bellezza paesaggistica che ospita una fauna e una flora unica e di grande valore naturalistico. È caratterizzata da una vegetazione palustre e dalla singolarità degli insediamenti temporanei dei pescatori, i tipici "casoni", costruzioni fatte di canna e legno, che rendono la Laguna di Marano uno dei luoghi più interessanti dell'Alto Adriatico. Tra le tradizioni, molto suggestiva è la processione per mare che si tiene in giugno occasione del patrono San Vio (San Vito). https://www.turismofvg.it/marano-lagunare
27 Recomendado por los habitantes de la zona
Marano Lagunare
27 Recomendado por los habitantes de la zona
Marano è inoltre il punto di partenza per scoprire la laguna: un'area di straordinaria bellezza paesaggistica che ospita una fauna e una flora unica e di grande valore naturalistico. È caratterizzata da una vegetazione palustre e dalla singolarità degli insediamenti temporanei dei pescatori, i tipici "casoni", costruzioni fatte di canna e legno, che rendono la Laguna di Marano uno dei luoghi più interessanti dell'Alto Adriatico. Tra le tradizioni, molto suggestiva è la processione per mare che si tiene in giugno occasione del patrono San Vio (San Vito). https://www.turismofvg.it/marano-lagunare
A 38 min di macchina da Stremiz. Il ponte di pietra a gradini, la cui costruzione risale al 1812 circa, prova quanto fosse importante fin dall’epoca degli antichi Romani la viabilità di questa zona. Vi passava, infatti, una via antica che partiva da Pradol e da Robidišče e proseguiva sul Nadiža (il Natisone). Grazie alla sua singolarità eccezionale esso costituisce un monumento architettonico insostituibile ed un vero e proprio legame con il passato. Secondo una tradizione orale sarebbe stato costruito da un mastro muratore del paese di Čenebola (Canebola) che si trova nella Slavia occidentale. Poiché fu costruito nel periodo delle campagne di conquista napoleoniche, porta il nome dell’imperatore francese. Grazie alla sua singolarità eccezionale esso costituisce un monumento architettonico insostituibile ed un vero e proprio legame con il passato. Lungo il fiume occorre osservarel’ordine di parcheggio emanato dal Comune di Kobarid per salvaguardareun’armoniosa convivenza tra la natura ed i suoi visitatori. Nei mesi di giugno, luglio e agosto si deve versare unpagamento per la manutenzione delle aree di parcheggio.
Napoleonov most
A 38 min di macchina da Stremiz. Il ponte di pietra a gradini, la cui costruzione risale al 1812 circa, prova quanto fosse importante fin dall’epoca degli antichi Romani la viabilità di questa zona. Vi passava, infatti, una via antica che partiva da Pradol e da Robidišče e proseguiva sul Nadiža (il Natisone). Grazie alla sua singolarità eccezionale esso costituisce un monumento architettonico insostituibile ed un vero e proprio legame con il passato. Secondo una tradizione orale sarebbe stato costruito da un mastro muratore del paese di Čenebola (Canebola) che si trova nella Slavia occidentale. Poiché fu costruito nel periodo delle campagne di conquista napoleoniche, porta il nome dell’imperatore francese. Grazie alla sua singolarità eccezionale esso costituisce un monumento architettonico insostituibile ed un vero e proprio legame con il passato. Lungo il fiume occorre osservarel’ordine di parcheggio emanato dal Comune di Kobarid per salvaguardareun’armoniosa convivenza tra la natura ed i suoi visitatori. Nei mesi di giugno, luglio e agosto si deve versare unpagamento per la manutenzione delle aree di parcheggio.